senso di appartenenza
SENSO DI APPARTENENZA archivio della memoria locale


 

Il miglior strumento della conservazione è infatti la coscienza diffusa del nostro patrimonio culturale. I migliori custodi, diceva Gombrich, dell’eredità culturale italiana sono i cittadini e in particolare i giovani

 

 

 

locandina

 

 

 

 

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Venerdì 9 aprile 2010 si è svolta presso il supercinemeateatro di Loreto l Aprutino la presentazione del progetto Senso di appartenenza.

A fare da cornice una serata dedicata alla memoria di due cineamatori locali, Carmine Blasetta e Giovanni Giovanetti. In un cinema affollato da sguardi meravigliati e curiosi abbiamo rivissuto, attraverso i suggestivi filmati dei due cinematori, un pezzo della storia di Loreto Aprutino: gli antichi mestieri ormai scomparsi, ma anche una passeggiata nel centro del paese nel giorno del mercato, hanno ricomposto alcune pellicole di ricordi chiuse da anni dentro un cassetto.
Adesso viene il bello: nei prossimi mesi inizieremo a riversare i filmati familiari e amatoriali che le famiglie di Loreto vorranno condividere con noi per contribuire a restituire alla comunità lauretana altri tasselli della sua storia e della sua memoria.
Tutti coloro che sono in possesso di vecchie pellicole sono invitati a partecipare: il termine della raccolta è fissato al 31 luglio.
Vi aspettiamo numerosi!

dal Blog  -filmfamiliari.blogspot.com

Il progetto “senso di appartenenza” si propone di:

-lanciare una raccolta permanente attraverso donazioni e depositi, con particolare riferimento a Loreto Aprutino, del patrimonio fotografico, filmico e di documenti di vario genere;

-promuovere studi e ricerche relative al patrimonio di immagini realizzate con il mezzo fotografico e filmico;

-favorire, coordinare e realizzare iniziative capaci di valorizzare e diffondere la conoscenza dell’immagine storica e contemporanea attraverso molteplici linguaggi ( multimediale, teatrale, …).

A questi obiettivi però ne va aggiunto un altro, forse il più ambizioso di tutti: gettare un ponte comunicativo tra giovani e adulti per una cultura della collaborazione e dell’ integrazione tra realtà generazionali differenti, favorendo l’incontro tra tutti gli “appartenenti” alla nostra comunità, per una migliore qualità della vita.

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30 anni e li mostra • associazione culturale lauretana

Nel dicembre 1976 viene inaugurata una mostra di immagini fotografiche di Loreto Aprutino,  che vanno dalla fine dell’Ottocento agli anni ‘50. La mostra è allestita nei locali dell’ex-pretura di Loreto, locali che il sindaco, rag. Bruno Passeri, ha concesso in comodato gratuito alla neonata Associazione Culturale Lauretana. E’ un tentativo di scuotere dal torpore una cittadina chiusa, che può solo vantare nomi illustri del passato ma che non produce più cultura. Le foto rimangono, ancora oggi, un documento unico,  ma, al di là della testimonianza diretta, risultatano determinanti per il futuro della vita del paese. Da allora, ininterrottamente per 30 anni, l’associazione culturale lauretana ha animato la vita di Loreto, contribuendo alla crescita morale e sociale, portando alla luce autori locali, sconosciuti ai più ma importanti, come Orazio Di Camillo, grande fotografo loretese, i cui primi piani restano dei capolavori insuperati, Marino Di Carlo, grafico pubblicitario, che ha disegnato  per grandi marche italiane (Ferrochina Bisleri, Lanerossi Vicenza) e nella stessa Loreto, per il forno di Zopito Nobilio (Pipinùcce lu furnare), Vino e Caffè (la candìne di Giaccùne), l’Osteria Fiucci (Giorgie lu paròte), scritte non più esistenti nei rispettivi edifici, ma documentate e a volte recuperate. Ed è proprio la memoria che segna il percorso dell’associazione, il recupero di storie, leggende, canti. E documenti, tanti (ultima acquisizione la biblioteca Valentini, che presto sarà in una stanza della biblioteca comunale). Questo percorso non poteva non portare a Luigi De Deo,  un mastro muratore (che ne sapeva più di architetti e ingegneri) con il pallino della scrittura e dell’arte. Ha scritto numerose tragedie, tra le quali Paolo Recchia e I vespri loretesi. A lui è intestato Il Teatro Comunale di Loreto Aprutino. La compagnia teatrale che si è formata per mettere in scena i suoi testi non si è più sciolta ed ha voluto fortemente la ristrutturazione del Teatro. I vespri loretesi  sono diventati uno sceneggiato in tre puntate prodotto da RAI tre regionale; la compagnia, Teatro del Paradosso, è diventata una realtà professionale che presenta i propri spettacoli in tutta Italia; propone una stagione di spettacoli, una scuola di teatro, corsi di formazione. Se  Loreto ha una sua vita culturale degna di rispetto e di attenzione (gli Incontri, festival d’arte e spettacolo a Loreto Aprutino, sono giunti alla loro XX edizione ed hanno portato in paese artisti di ogni genere) lo si deve al lavoro volontario, spesso gioioso, dell’Associazione Culturale Lauretana.